Il 5 marzo 2016, abbiamo concluso il corso che si è svolto in due sabati pomeriggio consecutivi.
Questa è una prima risposta alle indicazioni che gli associati ci hanno espresso a proposito delle attività che gradirebbero in questo 2016.
Abbiamo la fortuna di avere tra i nostri associati il dottor Franco Zappi, che è un appassionato addestratore pluricampione europeo, che si è dimostrato tanto disponibile quanto competente.
Il suo rapporto con il cane mi ha fatto pensare a quanto ebbi occasione di leggere in un articolo su di loro in occasione di un primo premio ad un campionato “European Open”: . . . Franco Zappi e il suo pastore tedesco Baro di Bastiglia ….”l’uomo che sussurra ai cani”. . . .
Definizione che mi piace molto e mi fa pensare a quanto “incontro” nell’ambito dei cercatori di tartufo.
Il primo sabato si è svolto interamente al coperto, presso la sede di Confagricoltura Bologna.
Tutto impostato sull’addestramento del cane, dimenticando l’obiettivo specifico della ricerca del tartufo.
Se si impara ad addestrare un cane si può facilmente orientarlo a qualsiasi specifico lavoro.
27 febbraio, Villanova di Castenaso
CANI SI NASCE PADRONI SI DIVENTA
Presenti una quindicina.
Zappi era accompagnato dal pastore tedesco Elliot, anche questa è una simbiosi.
Obbedienza assoluta ed immediata intesa come un gioco raffinato ed appagante per entrambi pur nell’ambiente estremamente condizionante, la sala chiusa piena di estranei.
Per Elliot gli estranei erano un corollario poco importante, la sua attenzione era solo e sempre per il suo padrone, il capobranco.
L’addestramento richiede competenza, tempo, costanza. Tanta passione ed impegno . . .
05 marzo, Pianoro
CANI DA TARTUFO E TARTUFAI SI PUO’ DIVENTARE
Noi eravamo 12 per l’assenza giustificata dell’ultimo momento di 3 associati. Questa volta il discorso tocca lo specifico settore dell’addestramento alla ricerca del tartufo.
Zappi non aveva con sé Eliot.
L’ambiente chiuso in cui discutere può essere allargato all’aperto, all’ambiente da tartufo. Possiamo vedere cani di differenti razze (razze?) ed età. Individui.
Possiamo pertanto osservare diverse caratteristiche e comportamenti e ragionare sul fatto che individui sono anche i padroni, in questo caso tartufai.
Come capire in funzione delle esigenze dei singoli, come scegliere il cucciolo da addestrare o l’adulto già addestrato o correggere difetti del proprio cane. Come insegnare ad un cane ad andar per tartufi divertendosi (giocando) con il proprietario, padrone, amico, capobranco.
Le domande si susseguono e considerazioni ed interventi non mancano ed è già sera. Peccato!
Appena il tempo di mangiare assieme, al volo, un salame ed un altro di cinghiale, un formaggio di malga da urlo, con bocconcini vari e pane fatto in casa, bere una dama di rosso fatto come una volta nella collina imolese (e sappiamo poi noi il perché della specifica), una fantastica crostata casereccia della pianura bolognese. . . Il tutto ovviamente condito da considerazioni sul tema della giornata.
Molto carino.
E’ buio e piove, ma abbiamo avuto la fortuna di poter stare anche all’aperto. Ci dobbiamo salutare.
Voglio ringraziare a nome di tutti i partecipanti, sono certo che me lo consentono, l’amico Franco Zappi per gli imput che ci ha saputo trasmettere. Sono certo che altre occasioni ci accumuneranno.
Il presidente
Lucio Pierantoni
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